Page 112 - Io la penso cosi
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IL SOLE MUORE
Ognuno si tenga le sue pene
lasciandole germogliare in un sorriso!
Accomiato dai monti e dalla luna;
m’accingo a svanire oltre i pensieri.
V’era quando, pregno d’illusa gagliardia,
splendevo su un mondo d’infamia crudeltà.
Dallo zenit irraggiavo terre e mari.
Non m’accorsi della vita;
accecato com'ero di mia luce,
tutto sembrava gran candore.
Ora sbircio dai monti delle Alpi,
nei secondi che v’appaio rosso vivo;
voi lupi e agnelli mi mirate:
perché si guarda il sole quando muore!
Tornerete domani innanzi a Dio,
come io guardo oltre il nero ora,
distolto d’un orizzonte tetro di vita;
ramingo, in pena del mio trascorso agire.
Splendono ancora le montagne,
ignare dell’imminente cupo della notte!
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