Page 545 - Io la penso cosi
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Ombre


        Vorrei dire col senno

        e non con scarni suoni
        d’ombre che furono ivi siam or noi presenti.

        Nella mente del buio della notte,

        quando logica non appar giammai;
        magici sprazzi d’infinite luci

        vagheggiano ove pensier li scorge.

        E fluttua, fluttua anch’esso come le ombre
        D’erranti antenati microbi e uomini,

        d’occhi gentili o tristi

        di mangiati e mangiatori.
        Qual senno v’era?

        Dove or lor sono?

        Ombre che s’intersecano e volan via;
        ombre che si credevano presenti;

        ombre che appaiono alla mente

        di questo errante viaggiatore.
        Antonio Stasi







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