Page 694 - Io la penso cosi
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Mirando il sereno tuo viso,
m’appare del nulla l’ancestrale mistero,
ivi tutti si giaceva sereni;
ivi tu sol ieri libravi.
Non ti sia greve il risveglio in caotico mondo;
tanto corre sto tempo a noi in dono.
Vi son mari, monti e pianure;
da mirare con oculato pensiero.
Io sogno anche in vita e m’assorto
In trascendente visione d’amore.
Ti mostrerò quanto gnosi assai vasta essa celi;
da guardare estasiati e gioire!
Da nonno attenderò il tuo dire,
confutandolo in punta di piedi!
Tu se tu, come ognuno di noi
E, mi pare, sol l’ego si noti;
ma che esso, si leghi a quel mondo
ove tu ancor giaci.
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