Page 682 - Io la penso cosi
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perpetui,
        nell'ambito di

        proprio istinto,

        ciance.
        Cattivi indegni,

        privi di remore,

        s’accaniscono spietatamente
        su simili e sul mondo.

        In cuor suo sa quanta

        triste resti la mancata
        facoltà d’intendere.

        Conta il refluo tempo,

        sognandone il tramonto.
        Esso arriva; giunge per tutti,

        pur variandone i colori.

        Ora vai, sgocciolati
        gli ultimi attimi de tuo agire.

        Loro, i malvagi, t’ adocchieranno

        confusi, svanendo oltre,
        senza memoria alcuna!






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