Page 679 - Io la penso cosi
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SPERANZA


        Meta irreale dell’umano senno!

        Gloria perenne dei rancor sopiti!
        D’arte, d’amore e di dolcezza langui!

        Taci, ti prego, non soffocar il mio cuor.

        Senso istintivo è, chiederti perdono;
        li odo invocare, t’hanno patito.

        Madre dell’amor, saper tu devi

        L’arduo dovere che per natur detieni.
        Gioie mancate, vanità perduta, sguardi lascivi

        Dove veder non posso.

        Ombre osservate,
        malinconie languite, in te dover pongono appiglio.

        Seme di vita, amante mia diletta, cresci sovrana

        Come tu sai far.
        Odi l’amica fede, senti l’amor, palpa il perdono.

        Ora dimmi, cercare posso

        In questa selvaggia vita
        Di apparente mal?







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