Page 38 - ombre
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Vorrei dire col senno

                           e non con scarni suoni

                           d’ombre che furono ivi siam or noi presenti.

                           Nella mente del buio della notte,


                           quando logica non appar giammai;

                           magici sprazzi d’infinite luci

                           vagheggiano ove pensier li scorge.



                           E fluttua, fluttua anch’esso come le ombre


                           D’erranti antenati microbi e uomini,

                           d’occhi gentili o tristi

                           di mangiati e mangiatori.




                           Qual senno v’era dove or lor sono?

                           Ombre che s’intersecano e volan via;

                           ombre che si credevano presenti;

                           ombre che appaiano alla mente


                           di questo errante viaggiatore.

                           Foto per la copertina  (titolo del libro

                           “Ombre”)
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