Page 125 - Un momento di Stasi
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contatto con le grandi civiltà antonomastiche del pianeta;
ma separate da esse e per fortuna, da una meravigliosa
catena montuosa, quasi a delineare un confine con un
mondo diverso e non paragonabile ad altri per natura, arte,
clima.
Il resto di questo fantastico Stato era disteso in un mare
chiamato Mediterraneo ed era cosi lungo da arrivare fino a
realtà culturali e climatiche totalmente differenti da quelle
di partenza …..
Vivevo in questo stupendo contesto e sapendo di aver
ereditato una storia per certi versi cruenta, fatta di sangue
e di terrore; ma che da tale letame e orrore fosse sorta una
stirpe per certi versi eterogenea, ma legata da alcune
caratteristiche comuni basate sul buon senso, sulla cultura,
sull’intelligenza, sulla tolleranza, sulla convinzione anche
religiosa che l’apporto umano avesse valore relativo circa
l’essenza dell’uomo.
Insomma, sguazzavo da nord a sud godendo della bellezza
del territorio e della cultura di questo paradiso.
D’improvviso vi fu uno sconquasso in tale beato vivere;
mostri dall’apparenza morfologica simile alla nostra erano
svuotati da ogni senso di umano agire. Ammazzavano,
trucidandoli, altri esseri umani senza colpa alcuna e in una
modalità terribile.
Prelevavano donne, bambini, uomini e vecchi e li
bruciavano vivi; tagliavano ai più fortunati la gola e se ne
vantavano col mondo, mostrandone orgogliosi tali orrori
….. Io che m’illudevo di essere in un contesto socio
culturale sano, forte, determinato, d’improvviso mi scopro
denudato da tutto questo. La casta politica; coloro che