Page 645 - Io la penso cosi
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lunghe sortite, i suoi interminabili giri, i guizzi
sereni. Dinanzi alla morte ci si chiede solo di
illudersi di qualcosa.
Gli dissi che avrebbe fatto parte di un mondo
idilliaco pieno di enormi possibilità. Avrebbe
avuto l’energia del nostro Dio. Forse si convinse di
ciò e morì. Rimasi solo e i miei affanni si
accentuarono enormemente. I monologhi potevo
solo pensarli: Il mio tempo era impegnato quasi
totalmente alla ricerca di cosa ci fosse oltre la
barriera. La fine di tutto ossessionava la mia
esistenza. Per me non c’era né ci sarebbe stato
nessuno a consolarmi o capace d’illudermi. Ero
destinato a morire solo con le mie angosce, con
le mie paure, con le mie speranze Un giorno sentii
degli scossoni più forti del solito. Le vaghe
immagini che circondavano il mio mondo si
diversificavano nella forma e nei colori. Iniziai a
vedere altri faccioni simili al mio Dio: D’improvviso
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