Page 646 - Io la penso cosi
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un tonfo. Continuai a girare per quelle che
credevo le dimensioni del mio mondo, ma non
percepivo più ostacoli invalicabili al mio viso, alla
mia ragione. Potevo viaggiare per dove mi pareva,
e lo feci. Incontrai un altro pesce come me che
non era vissuto dentro un boccaccio, come
finalmente capii che era. Lui “sgamato” mi
raccontò del mondo delle cose, dei pesce e anche
di quelli che come me erano nati in un piccolo
recipiente e temevano o pensavano che fosse solo
quello il mondo possibile. Sbalordito ed euforico
di tutto ciò mi rallegrai e rafforzai la speranza che
qualche altro “Dio” mi riversasse in un universo
più infinito.
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