Page 87 - Un momento di Stasi
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L’ASINO MARTINESE



           L’asino martinese ha lo sguardo simile a quello sardo o
       piemontese, ossia triste; non sorride mai.
           A ben pensare neanche gli altri animali ridono; non ne

       ho mai visto uno che lo facesse.
           E’  per  loro  ignoranza  che  gli  animali  non  sorridono,
       oppure a causa della profonda consapevolezza circa la loro
       condizione?
           Il  vecchio  contadino  ci  aveva  tanto  pensato  a  questo
       quesito, ma non aveva mai ricevuto una risposta esaustiva.

       Non  aveva  desistito  dal  tentare  di  instaurare  una
       conversazione canonica con il suo animale. E’ vero che non
       aveva      avuto     scelta;    il    vecchio      somaro      l’aveva
       accompagnato nel bene e nel male per gli ultimi vent’anni.
       Ora doveva proprio abbandonare il suo padrone.

           Aveva vissuto al di sopra della media dei suoi simili;
       ma ora era proprio giunto il momento di passare lo scettro.
           L’uomo  sorreggendosi  con  le  ultime  forze  al  curvo
       bastone, si lascia scivolare sul muretto a secco di fianco al
       pozzo;  con  un  ultimo  sforzo  trascina  a  se  il  piccolo  otre
       lasciato  al  fresco  del  ceppo  d’uva  bianca.  Lo  alza  per

       l’ennesima  volta  lasciando  che  l’acqua  travasi,  in  parte
       sulla faccia irta di peli bianchi e la gola, poco desiderosa
       oramai d’apporti di vita.
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