Page 19 - ombre
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Meta irreale dell’umano senno!
Gloria perenne dei rancor sopiti!
D’arte, d’amore e di dolcezza langui!
Taci, ti prego, non soffocar il mio cuore.
Senso istintivo è chiederti perdono;
li odo invocare, t’hanno patito.
Madre dell’amor, saper tu devi
l’arduo dovere che per natur detieni.
Gioie mancate,
vanità perduta,
sguardi lascivi
dove veder non posso,
ombre osservate,
malinconie languite,
in te dover pongono appiglio.
Seme di vita, amante mia diletta,
cresci sovrana
come tu sai far.
Odi l’amica fede,
senti l’amor,
palpa il perdono.
Ora dimmi, cercare posso,
in questa selvaggia vita
di apparente mal?