Page 255 - Io la penso cosi
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limitate dimensioni gli impedivano di sovrastare

        la  montagna  di  lana  circostante,  la  quale

        continuava  a  frizionarlo  ed  al  contempo  a

        costringerlo verso una meta che non conosceva,

        ma il quale gregge sapeva d’istinto dove fosse.


        “Ma dove mi trovo? Pensò svilito. “Cos’è che mi

        osteggia nei movimenti, nel pensiero, nell’agire?”



        La giovane pecora artefice del parto della strana

        creatura,  non  si  rese  conto,  come  nessuno  del

        resto, dell’insolito atteggiamento di quell’agnello

        il  quale,  come  una  cellula  impazzita,  iniziava  a

        portare nella massa inusuali effetti.


        La testa l’abbassò d’istinto e avvicinò le labbra alle

        calde mammelle traboccanti di latte, ma appena

        sazio  dell’energetico  alimento,  gli  ritornò

        l’inquietudine; volle guardare oltre quel pelo.



        Mentre  il  gregge  continuava  a  spingerlo  verso

        ignara  meta  e  pensieri  continuavano  a

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