Page 256 - Io la penso cosi
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frastornarlo,  sbatté  il  muso  contro  qualcosa  di

        duro  che  non  erano  le  corna  di  un  montone.

        Invece che scivolare accanto a quel grosso masso,

        vi si arrampicò sopra, e, pur riuscendo a rimanervi

        in  equilibrio  solo  per  qualche  attimo,  ebbe

        comunque il tempo di orientare lo sguardo e la

        mente verso l’incommensurabile orizzonte oltre le

        pecore.



        Belando come un ossesso provò a dire alla madre
        che al di là di quel posto ormai brucato vi erano


        di  sicuro  altre  terre  con  alta  erba,  cose  che

        andavano visti, misteri che andrebbero svelati, ma

        venne ignorato, anzi non fu neanche compreso.

        Gli venne l’ossessione, lo sconforto. Inciampò in

        altri agnelli, ulteriori pecoroni, caproni tutti simili

        nella  forma  e  nell’atteggiamento,  ma  nessuno,

        non solo lo capì, ma non provò neanche a dargli

        retta.





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