Page 94 - Un momento di Stasi
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L’EPILOGO
L’asino a stento teneva dischiusi i grandi occhi, oramai
prossimi al tramonto. Del suo vissuto una sola cosa gli
pervenne e sembrava che gli allietasse gli ultimi istanti
della sua turpe esistenza.
Oramai non sentiva più i mugugni di quel padrone che
aveva creduto d’essere a lui superiore. Lo aveva
commiserato abbastanza. Gli ultimi momenti li volle solo
per se; anche la generosità ha un limite!
Il volto lungo ed affusolato del suo unico sogno di
sempre; l’immagine della perfezione; gli occhi di velluto
creavano lo sfondo ad un’anima immensa nella quale il mio
stentato cammino terreno svaniva: si perdeva nella
contemplazione del bello!
Sono vissuto nell’illusione di poterla un giorno
rincontrare; stringerla tra le mie zampe ed unirmi al suo
fantastico destino!
La bianca chioma copriva in parte il longilineo collo che
con destrezza ed un pizzico di civetteria lasciava
intravedere di se in quella fiera di Venezia, dove
certamente avrà ottenuto il primo posto…
Non ho mai compreso cosa la spinse a condividere lo
sguardo insistente di un asino grosso e sgarbato, dal pelo
irto e le zampe sgraziate. Questo rimarrà nel mistero del
nostro idillio.
La nostra gondola cullò i sentimenti dei due innamorati
, in quel meraviglioso ambiente lagunare che fa da sfondo
da secoli, oramai, agli incontri delle animi simili.