Page 45 - Un momento di Stasi
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Il girasole rimase a fissarlo, ma il suo pensiero non si
       soffermò  nel  dettaglio  di  quanto  gli  veniva  riferito,  ma
       paragonò istintivamente la vita di quegli strani esseri con
       quella dei girasoli …
           La sopravvivenza dei suoi simili era garantita da quelle
       centinaia  di  semini  che  gli  uccelli  e  il  vento  spandevano

       distante.  Molti  di  questi  venivano  mangiati,  altri  si
       perdevano in zone brulle, solo alcuni cadevano su suolo
       fertile  e  germogliavano.  Non  saprebbe  quanti  fossero
       pervenuti alla potenzialità di sradicarsi e andare dove era
       precluso a tutti …..

           Ancora       assorto     nelle     proprie      riflessioni     che
       riguardavano in particolare la propria natura e quella degli
       strani  esseri  a  lui  d’innanzi,  udì  un  forte  rumore;  una
       femmina  bipede  adirata  aveva sbattuto  con  forza  l’uscio
       della sua casa e si era diretto verso il girasole e agli uomini
       che lo circondavano …..

           La donna, corpulenta ma agile e motivata, aveva una
       bel  viso,  ancora  poco  marchiato  dalle  rughe.  I  capelli
       intrecciati  a  “tuppo”  di  colore  d’orato  e  bianco  e  due
       occhioni sincere e onesti.
           Vestiva  un’abbondante  tuta  azzurra  con  tanto  di
       grembiule  verde  sul  quale  erano  evidenti  due  tasconi

       bianchi e pieni di qualcosa che non si riusciva a capire, ma
       che muoveva con una mano, quasi a volerlo proteggere.
           La  mano  destra,  invece,  gesticolava  per  rafforzare
       quello che iniziò a proferire ad alta voce …
           “Ho  ascoltato  tutto  quello  che  ha  detto  questo
       personaggio  che  tra  l’altro  è  mio  marito;  ero  dietro  la

       finestra  e  non  credevo  che  potesse  giungere  a  tanto.”
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