Page 46 - Un momento di Stasi
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L’espressione della donna diveniva sempre più tesa ed
estasiata, quasi come se il proprio dire fosse un transito
d’intercessione da chissà quale fonte. “Mi chiamo Maria e
voglio essere la portavoce di coloro che la pensano come
me ..”
Il girasole, il quale nella sua vita aveva conosciuto solo
solitudine e meditazione, iniziò ad abituarsi e a capire
quello schiamazzo prodotta dai bipedi, femmine e maschi.
Rendendosi conto che a nulla avrebbero portato i litigi cui
stava assistendo, comprese che la prima cosa da fare
sarebbe stata quella di creare un dialogo quieto; convinto
che nulla di quanto sbraitato potesse detenere valenza
assoluta …
Comprese che la sua figura era stata in qualche modo
mitizzata dai presenti, anche se non capiva il perché, ma
approfittò di tale carisma per invitare tutti a tacere, poiché
solo un dialogo pacato potesse pervenire ad una qualche
soluzione, ammesso che ci potesse essere.
“Prego signora, venga qua vicino a me; non c’è più
bisogno che lei urli, oramai vi è sufficiente silenzio affinché
tutti possiamo capire le sue parole”.
La signora accolse l’invito del girasole e si acquietò
dicendo:
“sig. girasole, oramai è guerra persa, è vero quanto ha
detto mio marito circa i nostri sacrifici, le nostre usanze, ma
ora vi è uno stravolgimento biblico che sta accadendo in
tutta Europa e nel mondo".
"Sono crollati quei riferimenti ideologici che tenevano
in miracoloso equilibrio i popoli, ed ora questi sono allo
sbando più completo”.