Page 67 - Un momento di Stasi
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Non essendo essa quantificabile, può essere amplificata
all’infinito e detiene la specificità di sola detentrice di
immanenza. In cosa differisce la mia essenza da quella di
tanti altri se non nella capacità di constatare come questi
sviluppino e perseverino nella conoscenza del loro ente e
di quello in cui loro sono posti con rari spunti critici sul
sentimentalismo. Se ci si adagia solo sulla ricerca del
mantenimento dell’equilibrio del corpo, rimarrà questo si
in uno stato di appagamento sensoriale, ma non sarà in
grado di sviluppare la tematica dell’accrescimento della
conoscenza. Lo spostare il senso della volontà da una sola
parte della bilancia, rende necessario un nuovo equilibrio
ma che una volta raggiunto permette di scorgerne i più
precari a essi sottoposti. Vista la difficoltà di raggiungere,
nell’equilibrio del proprio essere, lidi più sviluppati, si può
verosimilmente ritenere che tanti altri riscontrino le stesse
difficoltà. Questa precarietà viene manifestata dal
contenuto scialbo ed inconsistente dello sviluppo
concettuale che, pure raramente, si sente proferire in giro.
Il mio stato attuale manifesta come sia difficile riuscire
a porre sull’altro piatto una serie di considerazioni
appaganti atti a riequilibrare il sistema.
E’ difficile definire per mezzo di uno scandaglio
epistemologico il mio stato d’animo. Proverò a svilupparlo
tenendo conto e apportando una metodologia auto -
costruita.
Se i vari credo hanno come limite l’appagamento
dell’interiorità, una differente e sublime ricerca la si può
tentare se il senso dell’Io lo si sposta altrove. Questo
necessita di tanto esercizio e sempre con risultati contenuti.